I pazienti affetti da patologie oncologiche devono essere inseriti in processi di cura multidisciplinare, sia sotto il profilo clinico che assistenziale, avendo una visione globale nelle scelte terapeutiche, infermieristiche e per l’approccio psicologico.

La sfida della equipe sanitaria, che ha in cura il paziente oncologico, è di impostare un modello organizzativo della gestione del paziente, sin dal momento della prima diagnosi tumorale e per tutto il periodo della malattia, avendo fra gli obiettivi fondamentali la qualità di vita della persona.

Per il miglior esito delle cure, durante il periodo della terapia infusionale, l’accesso vascolare è determinante al fine di garantire la corretta somministrazione della terapia, la sua corretta funzionalità è anche una condizione di riduzione dello stress del paziente durante il trattamento chemioterapico.

L’indicazione alla terapia chirurgica, posta a fondamento del miglior esito delle cure, commisurata alle condizioni generali della persona ed alla visione globale del contesto terapeutico al quale si dovrà avviare.

L’incontro formativo dovrà centralizzare l’obiettivo sulla qualità di vita del paziente, quale concetto che racchiuda tutte le possibilità di mantenimento della persona nelle condizioni pre esistenti alla malattia, riconoscendo questo risultato quale sfida principale dei professionisti della salute che l’hanno in cura.

Inoltre, gli intervento dovranno rilevare la necessaria valorizzazione del PDTA, nonché la migliore conoscenza del “sistema” delle Cure Palliative.